Regolamento Benemerite
Nell’Associazione Nazionale Carabinieri le Benemerite sono una componente importante,
che in breve tempo ha saputo conquistare il favore degli associati, della popolazione e delle
autorità. Eleganti nella divisa sociale, disimpegnano i loro compiti con generosità, entusiasmo
e passione, facendosi apprezzare per il tatto ed il tratto in occasione di pubbliche
manifestazioni.
In difetto di una specifica normativa comportamentale, alla luce dell’esperienza operativa che
si è evoluta progressivamente e che ha raggiunto notevoli livelli, si è ritenuto necessario
dettare alcune regole, dalle stesse Benemerite invocate.
Difatti, la mancanza di direttive, seppure di massima, ha talvolta provocato incomprensioni e
disservizi, pregiudicando la loro immagine e compromettendo il felice esito del loro operato.
Pur non essendo abituate alla disciplina militare o di tipo militare, se ben coordinate ed
educate al rispetto di regole basilari, sanno operare con professionalità, ordine e compostezza,
suscitando l’ammirazione di tutti.
Pertanto, l’adozione di alcune regole riconducibili alla loro peculiare posizione in seno al
Sodalizio, altro non è che un deferente riconoscimento della meritoria attività sinora svolta.
(Istituzione)
Le Benemerite nascono ufficialmente l’11 dicembre 1995, data in cui il primo gruppo in
divisa sociale viene presentato presso la Scuola Allievi Carabinieri di Roma. Il 13 marzo
2004, il Consiglio Nazionale ne regolamentò la posizione e definì i fini assistenziali e
culturali, (riportati sul n. 6/2004 de “Le Fiamme d’Argento”).
(Gruppo delle Benemerite)
Il Presidente di Sezione, in base all’art. 21, lett. C dello Statuto, può autorizzare la
costituzione di un “Gruppo delle Benemerite”, sentito il Consiglio Direttivo (parere
obbligatorio ma non vincolante), composto da socie effettive, familiari e simpatizzanti,
facendone menzione nel verbale della riunione del Consiglio. Il Presidente nomina
contestualmente la Delegata, affidando tale incarico a chi tra le componenti (senza distinzione
di categoria) riunisce i necessari requisiti di autorevolezza, spirito di iniziativa e di servizio.
Il Gruppo è tale quando ha un minimo di 3 socie, tutte dotate dell’uniforme sociale.
(Compiti del Gruppo)
I compiti del Gruppo sono:
1. realizzare attività di solidarietà a favore dei Soci ANC e delle loro famiglie
2. collaborare con l’ONAOMAC a favore degli orfani e delle vedove;
3. partecipare alle attività svolte dalle Sezioni nell’ambito della solidarietà sociale;
4. promuovere attività sociali, culturali e di impegno del tempo libero dei soci.
Le Benemerite socie familiari o simpatizzanti non possono portare la Bandiera sociale, né
recitare la “Preghiera del Carabiniere” nelle manifestazioni ufficiali: prerogative queste
riservate ai soci (e socie) effettivi. Nelle dovute circostanze possono recitare la “Preghiera
della Benemerita”.
(Amministrazione)
Il Gruppo non ha autonomia amministrativa o finanziaria, ma il Presidente – sentito il
Consiglio Direttivo – può affidare alla Delegata il compito di gestire direttamente piccole
somme di denaro – salvo riportarne a fine anno il rendiconto nel bilancio della Sezione.
Eventuali contributi devono essere gestiti dal Presidente della Sezione.
Il Presidente della Sezione, sentito il Consiglio Direttivo ed esistendo la disponibilità di fondi
in cassa, può rimborsare alle componenti del Gruppo le spese di viaggio riferite a fini
istituzionali e contribuire al sostentamento dello stesso.
Eventuali convenzioni con enti pubblici per servizi di carattere continuativo o periodico
devono essere stipulate dal Presidente della Sezione, sentito – per un parere consultivo – il
Delegato Regionale per le Organizzazioni di Volontariato. Non sono ammesse convenzioni
con privati.
(Territorio di competenza)
Il Gruppo opera nel territorio della Sezione ed eccezionalmente fuori di esso, a richiesta di
altro Presidente di Sezione, della Delegata Regionale o della Delegata Provinciale, ma previo
nulla osta e d’intesa con il proprio Presidente di Sezione.
(La Delegata Sezionale)
La Delegata Sezionale dipende dal Presidente della Sezione e coordina l’attività del Gruppo,
sotto il diretto controllo del Presidente stesso. Soltanto sotto l’aspetto funzionale e quando
opera fuori territorio, dipende - per il periodo del servizio - dalla Delegata Regionale o
Provinciale, rispettivamente in tali contesti territoriali ed in base alle esigenze contingenti.
Ha sede presso la Sezione di appartenenza.
Può riunire le Benemerite del Gruppo nella sede sociale o in altro luogo, previo nulla osta del
Presidente di Sezione, al quale poi trasmette il verbale della seduta. Il Presidente della
Sezione ha facoltà di intervenire alla riunione e di impartire le direttive che ritiene necessarie
e pertinenti.
In caso di impedimenti, nel corso di manifestazioni o per altre esigenze, può farsi sostituire da
altra benemerita del Gruppo, sia in modo estemporaneo, sia prescegliendola in modo
continuativo.
Può partecipare alle riunioni del Consiglio Direttivo, senza diritto di voto, su invito del
Presidente.
(La Delegata Provinciale)
La Delegata Provinciale trova origine nell’editoriale di cui al punto 1 (2° capoverso) e viene
nominata dall’Ispettore Regionale, che si avvale delle prerogative di cui all’art. 21 del
Regolamento,
Dipende sotto l’aspetto funzionale e disciplinare dall’Ispettore Regionale, per il tramite della
Delegata Regionale. Come socia resta in carico alla Sezione di appartenenza, presso la quale
fissa la sua sede. Nel caso in cui la Sezione non abbia sede propria, deve fare riferimento alla
Stazione Carabinieri territorialmente competente, con recapito presso la propria abitazione.
Coordina e supporta l’attività operativa delle Delegate Sezionali, soprattutto quando si
verifica l’intervento di più Gruppi sezionali nell’ambito della Provincia. Interviene su
segnalazione delle Delegate Sezionali o a richiesta della Delegata Regionale o del
Coordinatore Provinciale, con i quali deve intrattenere rapporti di collaborazione.
Può tenere riunioni alla Delegate Sezionali, previo nulla osta delle Delegata Regionale e
dandone notizia al Coordinatore Provinciale. L’Ispettore Regionale, la Delegata Regionale ed
il Coordinatore Provinciale hanno facoltà di intervenire e di impartire eventuali direttive che
ritengono pertinenti e necessarie. Al termine la Delegata Provinciale trasmette ai predetti il
verbale della seduta.
In caso di impedimenti, nel corso di manifestazioni o altre esigenze, può farsi sostituire da una
Delegata sezionale di sua scelta, sia in modo occasionale, sia in modo continuativo.
Può partecipare alle riunioni provinciale dei Presidenti di Sezione, su invito del Coordinatore
Provinciale o dell’Ispettore Regionale.
(La Delegata Regionale)
La Delegata Regionale è nominata dall’Ispettore Regionale. Assume le funzioni di referente
nei confronti dell’Ispettore per tutto quanto riguarda l’attività e la disciplina delle Benemerite
e dei Gruppi.
Coordina le Delegate Provinciali ed i Gruppi di Benemerite, negli interventi di rilievo o che
interessano territori di più Province, dirigendo – possibilmente - quelli richiesti dall’Ispettore
Regionale o dai Comandi di Regione e Provinciali dell’Arma.
Tiene rapporti gerarchici con la Delegata Nazionale della quale pone in atto le direttive di
concerto con l’Ispettore Regionale. Mantiene rapporti di collaborazione con i Coordinatori
Provinciali e con i Delegati Regionale e Provinciali del Volontariato e Protezione Civile.
Riferisce all’Ispettore Regionale ogni notizia d’interesse attinente alle Benemerite ed al loro
operato. Può proporre all’Ispettore note di merito e di biasimo nei confronti di Delegate e di
Benemerite.
Ha sede presso l’Ispettorato Regionale, con recapito anche presso la propria abitazione.
In caso di impedimenti, nel corso di manifestazioni o altre esigenze, può farsi sostituire da una
Delegata Provinciale di sua scelta, sia in modo occasionale, sia in modo continuativo.
Può indire riunioni delle Delegate e delle Benemerite in località prescelte a ragion veduta,
dandone notizia all’Ispettore Regionale, al quale poi trasmette il verbale della seduta.
Partecipa alle riunioni dei Coordinatori Provinciali e dei Delegati Regionali e Provinciali, su
invito dell’Ispettore Regionale.
(La Delegata Nazionale)
La Delegata Nazionale viene nominata dal Presidente Nazionale. Ha il compito di coordinare
tutto il settore delle Benemerite, nelle attività di cui all’art. 3 della presente normativa,
secondo le direttive che riceve dal Presidente Nazionale e che, a sua volta, trasmette alle
Delegate regionali. Si avvale, comunque, dell’ausilio delle delegate regionali, con le quali
mantiene rapporti di relazione e di collaborazione.
(Durata delle cariche)
La durata in carica della Delegata Sezionale è stabilita dal Presidente di Sezione. La durata
delle Delegate Regionale e Provinciali è stabilita dall’Ispettore Regionale, che l’ha fissata in
un anno, rinnovabile senza limiti.
Trattandosi di cariche non elettive, esse non rientrano nella normativa di cui all’art. 29 dello
Statuto Organico.
A fattor comune, pertanto, le Delegate possono essere rimosse in qualsiasi momento,
rispettivamente dal Presidente di Sezione o dall’Ispettore Regionale.
(Uniforme sociale)
L’uniforme sociale rappresenta l’appartenenza all’Associazione e, pertanto, deve essere
indossata con la massima proprietà ed in modo completo.
E’ fatto divieto di indossarla per coloro che, seppure familiari o congiunte di carabinieri in
servizio o in congedo, non sono iscritte all’Associazione.
L’uniforme sociale per le Benemerite è quella riportata nell’Allegato 1 del Regolamento che
qui di seguito si riporta:
Socie familiari e simpatizzanti:
- tailleur blu (o giacca e pantaloni);
- camicia azzurra;
- foulard ANC con logo in metallo;
- copricapo di foggia “militare” con logo di metallo;
- mantella di colore blu con fodera in tinta d’inverno.
-
Socie effettive:
- tailleur blu (o giacca e pantaloni);
- camicia azzurra con cravatta sociale;
- copricapo di foggia militare (o basco per servizi reparti mobili) con granata e gradi;
- sopracolletto con alamari (nelle manifestazioni ufficiali).
-
Socie volontarie:
- la stessa divisa speciale prevista per i Nuclei di Volontariato e Protezione e Civile, a
condizione che vi sia iscrizione anche al Nucleo e quando si operi in tale contesto.
Il foulard, oltre che essere parte integrante dell’uniforme, è anche un gadget e, quindi, può
essere portato da chiunque.
Quando è indossato dalle Benemerite in divisa sociale deve essere portato al di sotto della
giacca del tailleur.
(Uso dell’Uniforme sociale)
Nel periodo estivo – che coincide con quello dell’Arma in servizio - è consentito togliere la
giacca del tailleur.
La mantella viene:
• indossata quando perviene l’ordine ai Comandi dell’Arma per l’uso del soprabito ed in
particolari condizioni di avversità atmosferiche;
• indossata o tolta a seconda delle circostanze, durante le cerimonie in luoghi chiusi
(Chiese, sale, ecc.), con l’esigenza dell’uniformità quando le Benemerite costituiscono
una rappresentativa;
• tolta in occasione di visite private o ad Autorità o in altre particolari circostanze
valutabili al momento.
Il cappello di foggia militare viene:
• tolto nel locali chiusi (anche durante le manifestazioni), eccezion fatta per coloro le
quali sono “inquadrate” come rappresentativa;
• indossato da coloro che durante le manifestazioni prendono la parola per qualsiasi
motivo ovvero sono impegnate in servizio di rappresentanza (esempio: recita di salmi in
Chiesa, deposizione di corona d’alloro, ecc.).
• I guanti di foggia militare non sono espressamente previsti dal Regolamento, ma è
auspicabile il loro uso nel periodo invernale, sia perché rientrano in una consolidata
consuetudine, sia perché – oltre a riparare le mani dal freddo – danno un tocco di
eleganza.
• E’ altresì auspicabile l’uso delle calze scure e della borsa d’ordinanza.
Quanto precede è in analogia ai soci effettivi ed ai
militari dell’Arma in servizio.
(Il Saluto militare)
Il saluto di tipo militare da parte delle Benemerite è di norma facoltativo. Tuttavia è
opportuno che durante le manifestazioni esse seguano le direttive del “cerimoniere” o
responsabile dell’evento. E’ auspicabile che in presenza di altre donne in divisa (militari in
servizio, crocerossine, agenti di polizia, finanziere, vigilesse, ecc.) si adeguino al
comportamento delle stesse.
Il saluto militare è legato – per tutti – al copricapo e limitato alle manifestazioni o cerimonie
militari o di carattere militare ed in particolari circostanze. A capo scoperto rendono il saluto,
assumendo la posizione di attenti, con il corpo eretto in modo naturale, lo sguardo in avanti o
verso l’obiettivo cui sono rivolti gli onori, le braccia e le mani distese lungo il corpo. A capo
coperto, in forma isolata, salutano portando la mano destra alla visiera (come le donne
militari) ed assumendo la stessa posizione sopra riportata.
L’inizio e la fine del saluto militare sono scanditi da squilli di tromba o da chi dirige la
manifestazione, ovvero seguendo l’esempio del militare o del socio più elevato in grado.
(Rappresentativa)
Quando le Benemerite sono inquadrate costituiscono una rappresentativa e sono coordinate da
una capo-rappresentativa, solitamente la delegata più elevata in carica presente. Spetta
capeggiare la rappresentativa (in ordine di precedenza) alla Delegata Nazionale, alla Delegata
Regionale, alla Delegata Provinciale ed alla Delegata Sezionale. In mancanza di una di queste
spetta alla Benemerita iscritta da maggior tempo all’Associazione e, in caso di parità, a quella
più anziana di età.
Il saluto in occasione di cerimonie e manifestazioni viene reso soltanto dalla “caporappresentativa”
, mentre le altre assumono la posizione di attenti. Questo vale anche durante
le sfilate.
(Ordine di precedenza)
Nel corso di manifestazioni e nei cortei in particolare, quando le Benemerite sono inquadrate
come Rappresentativa, prendono posizione dopo i soci effettivi in divisa ordinaria, ai quali
sono assimilati i soci familiari e simpatizzanti, ma precedono la componente dei Nuclei di
Volontariato e Protezione Civile.
Le Benemerite non in divisa sociale o le familiari non iscritte devono prendere posizione fuori
dai ranghi, in coda ai contingenti in formazione.
(Identificazione dell’incarico)
Le Delegate possono portare il logo del rispettivo incarico, sormontato dal nuovo distintivo
dell’ANC.
Il logo di delegata è personale e non è cedibile a colei che la sostituisce per indisponibilità
della titolare, momentaneamente o in modo continuativo nell’incarico.
La Delegata che ricopre il doppio incarico (esempio di Delegata Sezionale e Provinciale),
porta il logo dell’incarico più elevato (quello di Provinciale nel caso su esposto).
(Corrispondenza d’ufficio)
Le Delegate possono inviare (e ricevere) corrispondenza alle altre Delegate ed alle
Benemerite, per motivi istituzionali attinenti alla carica:
• la Sezionale con il consenso e sotto la direzione del Presidente della Sezione, facendo
uso dell’intestazione della stessa ed aggiungendo la propria carica;
• la Provinciale, sentita la Delegata Regionale, inviandone copia, per conoscenza,
all’Ispettore Regionale, alla Delegata Regionale ed al Coordinatore Provinciale;
• la Regionale, sentito l’Ispettore Regionale, inviandone copia allo stesso ed ai
Coordinatori Provinciali o, quando il caso lo richiede, anche ai Presidenti di Sezione,
territorialmente competenti.
Le Delegate Regionale e Provinciali fanno uso dell’intestazione dell’Ispettorato, con
l’aggiunta della propria carica.
La corrispondenza d’ufficio ovvero quella attinente la carica non è personale e, pertanto:
• quella della Delegata Sezionale deve essere custodita in apposito fascicolo della Sezione
di appartenenza a cura del Presidente o del Segretario, per essere esibita alla Subentrante,
al termine del mandato;
• quella delle Delegate Regionale e Provinciali deve essere tenuta nella sede della Sezione
di appartenenza oppure presso le rispettive abitazioni, con l’obbligo di consegnarla alla
subentrante, al termine del mandato.
La Delegata Sezionale ha titolo per prendere visione delle circolari dell’Ispettore Regionale,
presso l’Ufficio del Presidente o del Segretario di Sezione.
Le Delegate Regionale e Provinciali riceveranno direttamente dall’Ispettorato le circolari o
altre direttive attinenti la carica sociale.
Nessuna delle Delegate può rivolgersi direttamente alla Presidenza Nazionale, ai Comandi
dell’Arma, ad Enti o Autorità.
(Benemerite non iscritte al Gruppo)
La socia non iscritta al Gruppo può indossare l’uniforme sociale, nella considerazione che
tutte assumono la denominazione di Benemerite, ma non può svolgere i compiti o assumere
iniziative che sono prerogative del “Gruppo delle Benemerite”.
Nelle Sezioni in cui non esiste il Gruppo, la Benemerita può aggregarsi ad Gruppo vicino , ma
restando iscritta come socia alla propria Sezione di appartenenza.
La socia non iscritta ad un Gruppo può intervenire in divisa sociale nelle manifestazioni, sia
aggregandosi nella circostanza al Gruppo in attività, sia a titolo personale. Quando interviene
- in divisa sociale o non – in rappresentanza della Sezione, deve avere il consenso del
Presidente.
(Scioglimento del Gruppo)
Il Gruppo delle Benemerite può essere sciolto dal Presidente di Sezione, sentito il Consiglio
Direttivo, quando esso scende al di sotto delle tre unità e quando viene meno ai compiti
istituzionali.
Può essere sciolto anche su richiesta della Presidenza Nazionale o dell’Ispettore Regionale,
quando vengono accertate gravi ed insanabili irregolarità.
(Norma di rinvio)
Per quanto non previsto dalla presente normativa, si fa riferimento allo Statuto ed al
Regolamento ANC.